Chi sarà il presidente del consiglio comunale di ivrea?

di Massimiliano De Stefano*

La giunta del governo locale della sinistra è stata nominata. E come previsto è il risultato degli accordi di lista dove evidentemente le caselle erano già definite a tavolino e forse anche siglate con documenti dove le varie deleghe sono stabilite in maniera dettagliata in base a precise strategie targate PD.
Quindi si parte molto male. Avremo modo di verificare il comportamento operativo delle scelte amministrative. Perchè su quello andremo a misurarci nei prossimi cinque anni.
Ma adesso, in particolare, puntiamo l'attenzione su due assessori che sembravano disinteressate nella loro attività politica alla ricerca di un asssessorato. Qui parliamo di Massimo Fresc e Gabriella Colosso. E le contraddizioni si evidenziano fin da subito. Ovviamente parliamo di valutazione politico-amministrativa ed opportunità per il nuovo sindaco.
Massimo Fresc diventa assessore senza avere nemmeno un consigliere nella lista del M5S. Praticamente senza un reale peso politico-amministrativo e che dovrà ascoltare la maggioranza del PD per diventare un semplice esecutore delle volontà altrui. Altrimenti il suo destino è già segnato. Perchè se andiamo a leggere le deleghe assegnate (o richieste?), sono tutte complementari agli altri assessori. Una sorta di assessore senza portafoglio e senza, per esempio, processi partecipativi e difesa del suolo, argomenti molto cari al Movimento. Almeno fino a quando era all'opposizione. Da oggi si troverà nella posizione scomoda di dover "giustificare" il lavoro degli altri assessori. Allora perché Fresc ha accettato le deleghe ben conoscendo il funzionamento della macchina amministrativa? Solo il 9 gennaio 2023 scriveva su La Voce: "I rapporti con le partecipate e i consorzi della città restano sostanzialmente immutati, acritici e passivi. Riteniamo sia importante mettere in discussione alcuni poteri consolidati, sono Enti mai analizzati e controllati in modo critico e puntuale nel loro operato. La ragione risiede soprattutto nella necessità di verificare se abbiano effettivamente erogato servizi adeguati ed efficienti ..." . Ma i poteri consolidati chi sono? Non saranno mica i soliti nomi legati a chi ha amministrato da sempre Ivrea?
Invece Gabriella Colosso, nota rappresentante del mondo femminile e dal 2022 membro nazionale conferenza donne democratiche, ha preferito tacere sulle scelte del sindaco sulla nomina di solo due donne come assessori. Certo è una scelta numerica che rispetta normativamente la parità di genere ma che è il frutto di precisi accordi di una coalizione creata con nomine preconfezionate dagli stessi rappresentanti delle liste.
E adesso chi sarà il presidente del consiglio? Il consiglio comunale del 5 giugno seguirà la stessa logica o i consiglieri avranno l'autonomia di scegliere? Temiamo che la suddivisione è già stata determinata. Non sappiamo ancora quale nome sarà proposto in quella prima seduta. Noi del gruppo Azione Italia Viva desideriamo avanzare la proposta che il prossimo presidente del consiglio sia scelto tra le donne del consiglio comunale. E le donne elette cosa diranno? Sarebbe un forte segnale, aldilà delle posizioni politiche di maggioranza ed opposizione.

* consigliere comunale Ivrea