Il nuovo ospedale di Ivrea: PiazzaEporedia promuove la protesta online
I prossimi giorni saranno fondamentali per la scelta della sede del nuovo ospedale di Ivrea, per questo la web community PiazzaEporedia propone una mobilitazione online e sul territorio. Si invitano tutti i cittadini, associazioni di categorie, commercianti, partiti, amministratori locali a sostenere la volontà di una scelta di ubicazione del nuovo ospedale di Ivrea nel territorio di Ivrea. Già con il
Comitato per l'Ospedale di Ivrea e Canavese avevamo pubblicato un comunicato congiunto. Pertanto bisogna far sapere alla Regione Piemonte cosa ne pensano veramente gli eporediesi scrivendo al Consiglio Regionale Piemonte (urp@cr.piemonte.it) o ai singoli consiglieri regionali per difendere l'ospedale di Ivrea. PiazzaEporedia insieme ad altri movimenti ed associazioni valuterà anche sit-in presso la sede regionale e piazza di città Ivrea.
Tutto questo perché prosegue il valzer dei siti per il nuovo ospedale di Ivrea e continuiamo ad assistere a giochi che non collimano con gli interessi della Città di Ivrea. A chi giova continuare a buttare in gazzarra l'argomento? È ora di dire basta, dov'è il Sindaco di Ivrea, nonché presidente della conferenza dei Sindaci dell'ASLTO4? La politica eporediese si è già fatta scippare la sede legale dell'ASLTO4, dove vogliamo arrivare? Qualcuno vuole la distruzione economica e sociale dell'eporediese? La discussione sulla collocazione del nuovo nosocomio di Ivrea riguarda la Città di Ivrea. Ribadiamo, non è in ballo il progetto dell''ospedale del Canavese, ma quello dell'ospedale di Ivrea. PiazzaEporedia ritiene indispensabile coinvolgere tutta la cittadinanza per riportare il tema del nuovo ospedale di Ivrea al centro degli interessi degli eporediesi e non a quelli economici di qualche cordata. Una precisa presa di posizione senza alcun dubbio e tentennamenti, soprattutto senza il valzer delle sfiancanti alternative che generano solamente confusione. PiazzaEporedia vuole fare luce sul progetto del nuovo ospedale di Ivrea. Chi lo vuole nominare ospedale del Canavese come il Sindaco Sertoli, commette un grosso errore e soprattutto fa torto alla città da sempre sede storica dell'ospedale. Che il tema della allocazione sia addirittura troppo semplice è scontato e probabilmente c'è chi vuole continuare a gettare più ombre che luci. Il sito non può che essere nella Città di Ivrea, ed è questa la direzione da intraprendere. Il riproporre opzioni, studi di vari enti pagati con i soldi dei cittadini, le cui conclusioni tendono a decentrare l'ospedale fuori da Ivrea, rischia di compromettere un esito che dovrebbe essere scontato: l'ospedale deve restare a Ivrea ed i lavori devono iniziare in tempi brevi. Diversamente se continuiamo con i valzer, i tempi si allungheranno inesorabilmente e la cittadinanza non solo non vedrà il nuovo ospedale, ma perderà ancora pezzi di sanità a scapito dei servizi di cui necessita non solo l'eporediese ma tutto il Canavese e la bassa Valle d'Aosta. PiazzaEporedia è stupita dall'esito dello studio tecnico comparativo della Regione Piemonte condotto da assessorato, Asl e Ires per la localizzazione del nuovo ospedale d’Ivrea. Non si comprendono i parametri utilizzati dagli studiosi, che portano ad individuare nella zona alluvionabile dell'area Ribes, addirittura scollegata dalla rete urbana di Ivrea, un sito più adeguato per l'ospedale di Ivrea rispetto all'area ex Montefibre. Sconvolge anche l'ipotesi di allocare il nosocomio a Palazzo Uffici, struttura inadeguata per molteplici motivi. Il risultato dello studio per l'area di Ivrea ha riservato una grossa sorpresa dal momento che i dati danno per favorita l'area Ribes di Pavone Canavese con 78 punti, contro i 58 dell'ex area Montefibre di Ivrea e i 20 di palazzo uffici. L'unico conforto giunge dall'assessore regionale alla Sanità Icardi, il quale ha dichiarato che la scelta definitiva dei siti sarà il Consiglio Regionale, tenendo conto sia di elementi tecnici che di valutazioni politiche sulle dinamiche territoriali complessive. Tutto è ancora da valutare perché la scelta, come afferma Icardi, sarà fortemente politica e questo tiene aperti tutti i giochi. E su queste affermazioni che si deve lavorare per mantenere l'ospedale ad Ivrea, ed a questo punto forse è meglio fare un passo indietro. Per impedire ogni pericoloso tentativo di decentramento ed eliminare ogni discussione sull'argomento che prevede l'ospedale al di fuori della città di Ivrea, per noi rimane un punto fermo l'area ex Montefibre. Altrimenti PiazzaEporedia lancia una proposta, forse surreale e provocatoria, se nessuno si prenderà la responsabilità di una decisione univoca e veloce. Allora non ci rimane che fare un bel passo all'indietro. Un bel ritocco al piano regolatore attuato col benestare di tutti gli amministratori di Ivrea e facciamo come Chivasso: plurimi ampliamenti dell'ospedale senza forse e senza ma. Un solo obiettivo: ampliamento dell'ospedale esistente così si riconduce l'argomento alla sola città di Ivrea. La proposta è tutt'altro che pittoresca e banale. Acquisendo tutta l'area limitrofa in parte occupata dalle case popolari, la superficie e la volumetria disponibile consentirebbe di realizzare tutti gli spazi di cui necessiterebbe il nuovo nosocomio compreso l'allocazione della sede amministrativa-direzionale eliminando le sedi in affitto e poco funzionali. Beh, se vogliamo fare così! Almeno l'ospedale non sarà un altro pezzo di città andato via. Svegliamoci Ivrea, adesso.
Tutto questo perché prosegue il valzer dei siti per il nuovo ospedale di Ivrea e continuiamo ad assistere a giochi che non collimano con gli interessi della Città di Ivrea. A chi giova continuare a buttare in gazzarra l'argomento? È ora di dire basta, dov'è il Sindaco di Ivrea, nonché presidente della conferenza dei Sindaci dell'ASLTO4? La politica eporediese si è già fatta scippare la sede legale dell'ASLTO4, dove vogliamo arrivare? Qualcuno vuole la distruzione economica e sociale dell'eporediese? La discussione sulla collocazione del nuovo nosocomio di Ivrea riguarda la Città di Ivrea. Ribadiamo, non è in ballo il progetto dell''ospedale del Canavese, ma quello dell'ospedale di Ivrea. PiazzaEporedia ritiene indispensabile coinvolgere tutta la cittadinanza per riportare il tema del nuovo ospedale di Ivrea al centro degli interessi degli eporediesi e non a quelli economici di qualche cordata. Una precisa presa di posizione senza alcun dubbio e tentennamenti, soprattutto senza il valzer delle sfiancanti alternative che generano solamente confusione. PiazzaEporedia vuole fare luce sul progetto del nuovo ospedale di Ivrea. Chi lo vuole nominare ospedale del Canavese come il Sindaco Sertoli, commette un grosso errore e soprattutto fa torto alla città da sempre sede storica dell'ospedale. Che il tema della allocazione sia addirittura troppo semplice è scontato e probabilmente c'è chi vuole continuare a gettare più ombre che luci. Il sito non può che essere nella Città di Ivrea, ed è questa la direzione da intraprendere. Il riproporre opzioni, studi di vari enti pagati con i soldi dei cittadini, le cui conclusioni tendono a decentrare l'ospedale fuori da Ivrea, rischia di compromettere un esito che dovrebbe essere scontato: l'ospedale deve restare a Ivrea ed i lavori devono iniziare in tempi brevi. Diversamente se continuiamo con i valzer, i tempi si allungheranno inesorabilmente e la cittadinanza non solo non vedrà il nuovo ospedale, ma perderà ancora pezzi di sanità a scapito dei servizi di cui necessita non solo l'eporediese ma tutto il Canavese e la bassa Valle d'Aosta. PiazzaEporedia è stupita dall'esito dello studio tecnico comparativo della Regione Piemonte condotto da assessorato, Asl e Ires per la localizzazione del nuovo ospedale d’Ivrea. Non si comprendono i parametri utilizzati dagli studiosi, che portano ad individuare nella zona alluvionabile dell'area Ribes, addirittura scollegata dalla rete urbana di Ivrea, un sito più adeguato per l'ospedale di Ivrea rispetto all'area ex Montefibre. Sconvolge anche l'ipotesi di allocare il nosocomio a Palazzo Uffici, struttura inadeguata per molteplici motivi. Il risultato dello studio per l'area di Ivrea ha riservato una grossa sorpresa dal momento che i dati danno per favorita l'area Ribes di Pavone Canavese con 78 punti, contro i 58 dell'ex area Montefibre di Ivrea e i 20 di palazzo uffici. L'unico conforto giunge dall'assessore regionale alla Sanità Icardi, il quale ha dichiarato che la scelta definitiva dei siti sarà il Consiglio Regionale, tenendo conto sia di elementi tecnici che di valutazioni politiche sulle dinamiche territoriali complessive. Tutto è ancora da valutare perché la scelta, come afferma Icardi, sarà fortemente politica e questo tiene aperti tutti i giochi. E su queste affermazioni che si deve lavorare per mantenere l'ospedale ad Ivrea, ed a questo punto forse è meglio fare un passo indietro. Per impedire ogni pericoloso tentativo di decentramento ed eliminare ogni discussione sull'argomento che prevede l'ospedale al di fuori della città di Ivrea, per noi rimane un punto fermo l'area ex Montefibre. Altrimenti PiazzaEporedia lancia una proposta, forse surreale e provocatoria, se nessuno si prenderà la responsabilità di una decisione univoca e veloce. Allora non ci rimane che fare un bel passo all'indietro. Un bel ritocco al piano regolatore attuato col benestare di tutti gli amministratori di Ivrea e facciamo come Chivasso: plurimi ampliamenti dell'ospedale senza forse e senza ma. Un solo obiettivo: ampliamento dell'ospedale esistente così si riconduce l'argomento alla sola città di Ivrea. La proposta è tutt'altro che pittoresca e banale. Acquisendo tutta l'area limitrofa in parte occupata dalle case popolari, la superficie e la volumetria disponibile consentirebbe di realizzare tutti gli spazi di cui necessiterebbe il nuovo nosocomio compreso l'allocazione della sede amministrativa-direzionale eliminando le sedi in affitto e poco funzionali. Beh, se vogliamo fare così! Almeno l'ospedale non sarà un altro pezzo di città andato via. Svegliamoci Ivrea, adesso.