Lettera congiunta per il nuovo Ospedale di Ivrea

Una lettera aperta è stata inviata da PiazzaEporedia ed il Comitato per l'Ospedale di Ivrea e Canavese ai sindaci del Canavese per unirsi iniseme per il Nuovo Ospedale di Ivrea mantenendone la collocazione all'interno del Comune presso l'area ex-Montefibre.
"La recente approvazione del Piano Regionale che ha previsto la struttura del nuovo Ospedale di Ivrea quale presidio ospedaliero-DEA di primo livello di circa 46mila mq e con uno stanziamento regionale di circa 140 milioni di euro, rappresenta un punto di svolta importantissimo ed ha determinato la fine di inutili esercizi di logistica tesi ad individuare improponibili siti di allocazione del nuovo ospedale di Ivrea.
Eppure qualcuno cerca di ritornare sull'argomento e cosa ancora più deprecabile tenta di riproporre siti che non hanno nessuna coerenza con il contesto sociale, economico, urbanistico e infrastrutturale della Città di Ivrea e dei Comuni che da sempre gravitano nell'area dell'eporediese.
La web community PiazzaEporedia ed il Comitato per l'Ospedale di Ivrea e Canavese hanno già avuto modo di affrontare il tema attraverso una analisi approfondita del territorio e della Città di Ivrea e di proporre una serie di documenti per evidenziare l'assoluta necessità di mantenere la collocazione del nuovo ospedale di Ivrea nell'area ex Montefibre della Città di Ivrea.
Tuttavia nonostante siano stati fatti molti passi in avanti, qualcuno tenta ancora di avanzare pseudo osservazioni ed iniziative per riportare indietro il dibattito che deve considerarsi invece oramai concluso.
Viene paventata un'altra collocazione, francamente improponibile e sottesa ad interessi diversi da quelli sanitari del nostro territorio. L'ubicazione del nuovo nosocomio è un argomento impropriamente utilizzato da coloro che non hanno capito che la realizzazione della nuova struttura ospedaliera non riguarda il nuovo ospedale del Canavese.
Il tema invece molto più semplicemente è circoscritto all'area urbana della città di Ivrea sul quale è già presente lo storico ospedale, attualmente collocato in un'area non più adeguata per le note molteplici ragioni che non stiamo a rielencare e che deve semplicemente essere riallocato all'interno della Città di Ivrea.
Ricordiamo che Ivrea rappresenta un aggregato urbano di circa 60.000 abitanti, dove la struttura ospedaliera continuerà a costituire la centralità del servizio sanitario canavesano.
Purtroppo la parcellizzazione in 58 piccoli comuni attorno ad Ivrea talvolta diviene un elemento di debolezza dove la funzione del nuovo ospedale peraltro resta la stessa assolta dell'attuale. Ovvero costituire il riferimento per tutto l'aggregato urbano che gravita intorno all'Eporediese e per i comuni dell'alto Canavese, mantenendo il raccordo con l'ospedale di Cuorgnè, che resta un presidio essenziale della rete ospedaliera Canavesana.
Per questi motivi sull'argomento dovrebbe essere investita la sola Città di Ivrea, sul cui territorio deve essere ricollocato l'ospedale ed al quale competono tutte le fasi di pianificazione e gestione per il corretto inserimento nel contesto urbano del nuovo nosocomio che proseguirà a garantire il servizio sanitario per l'intera collettività del Canavese e della bassa Valle d'Aosta.
Quanto all'ubicazione è indubbio che l'area ex-Montefibre in cui è già presente il Poliambulatorio rappresenta un elemento imprescindibile sia perché l'ospedale andrebbe ad inglobare il poliambulatorio stesso con gli intuibili vantaggi per la gestione delle attività sanitarie e sia perché l'area, posta in prossimità di tutti i principali punti di comunicazione quale lo snodo del trasporti presso il Movicentro, il raccordo con la circonvallazione di Ivrea (c.d. terzo ponte), certamente da migliorare in funzione del maggior flusso che l'ospedale comporterà, oltre alla ottima opportunità per la realizzazione di una adeguata area parcheggio, costituiscono elementi urbanistici unici nel territorio che dovrebbero sgombrare il campo da ogni inutile e sterile discussione.
Per questo motivo PiazzaEporedia ed il Comitato per l'Ospedale di Ivrea e Canavese rivolgono un appello ai Sindaci del Canavese affinché possano rappresentare tutti insieme ed in tempi rapidi le esigenze del nostro territorio per la realizzazione del nuovo ospedale di Ivrea e delle infrastrutture connesse, compresa una cittadella universitaria in cui riallocare l'attuale università infermieristica ed altre facoltà per la formazione di alcune professioni sanitarie.
Auspichiamo che su tali iniziative si attivi in primis il Sindaco di Ivrea, soprattutto in qualità di Presidente dell'Assemblea dei Sindaci dell'ASL TO4, funzione di centrale importanza e di alto prestigio, che richiede un lavoro di raccordo con tutti i Sindaci, mantenendo ben saldo il ruolo di autorevolezza per evitare che il tema dell'ospedale di Ivrea venga lasciato a soggetti con chiari intenti contrari ed addirittura controproducenti per l'Eporediese.
I vantaggi di una collocazione in Ivrea sono chiari, ma a quanto pare c'è qualcuno che, in modo strumentale, non vuole avere orecchie per sentire.
Il nostro ruolo è quello quindi di unire le voci di tutti gli Eporediesi e della popolazione limitrofa per urlare ancora più forte per far comprendere che lo scippo dell'ospedale dalla città di Ivrea sarebbe un gravissimo errore.
PiazzaEporedia ed il Comitato per l'Ospedale di Ivrea e Canavese sono pronti a promuovere qualsiasi iniziativa per sensibilizzare tutti gli Eporediesi per riportare la sanità canavesana ai prestigiosi livelli di qualche lustro fa. Ecco i vantaggi dell'area ex-Montefibre:
1) Area già urbanizzata con facilità di raccordi stradali con il c.d. terzo ponte (circonvallazione di Ivrea);
2) Area fuori dal centro abitato ma altrettanto inglobata nel contesto urbano facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo pubblico, presenza Movicentro (capolinea autobus urbani stazione autobus extraurbani, stazione ferroviaria treni);
3) Rispetto dell'ambiente, presenza di collegamenti stradali e passerella che consentono di raggiungere l'area a piedi od anche in bicicletta con una pista ciclabile dedicata (da Movicentro, da via Dora Baltea e da piazza Freguglia ponte passerella sulla Dora Baltea)
4) Presenza del poliambulatorio di ben 6 piani, struttura sanitaria che può essere integrata nel nuovo ospedale con vantaggi estremi nella gestione delle attività;
5) Area collocata in posizione strategica fra l'Eporediese ed i comuni limitrofi, oltre gli abitanti della bassa Valle d'Aosta;
6) Mantenimento dell'indotto nella città di Ivrea, ossia delle numerose attività imprenditoriali che grazie all'ospedale hanno opportunità di lavoro (bar, ristoranti, farmacie e parafarmacie, trasporti, alberghi, b&b, articoli sanitari è tutto il settore commerciale in generale che beneficia del passaggio in Ivrea di migliaia di utenti al giorno, ecc.);
7) Mantenimento dei valore degli immobili della città di Ivrea e comuni limitrofi che costituiscono possibilità di acquisto e/o affitto per gli oltre 1.000 dipendenti dell'ospedale di Ivrea.
Diversamente con una diversa collocazione vi sarebbero solo svantaggi:
1) Assenza di infrastrutture di collegamento con ulteriori costi di realizzazione;
2) Distanza dalla città di Ivrea e comuni limitrofi che obbligherebbe un ingiustificato pendolarismo di oltre 40.000 utenti e della maggioranza dei dipendenti dell'ospedale di Ivrea;
3) Maggiori costi di trasporto per utenti e dipendenti;
4) Impossibilità di raggiungere l'area a piedi e/o in bicicletta per l'eccessiva distanza;
5) Assenza di collegamenti con mezzi di trasporto pubblico su gomma;
6) Esclusione della ferrovia fra i mezzi di trasporto pubblico;
7) Isolamento dell'attuale poliambulatorio con conseguenti costi di gestione per i continui trasporti sanitari da e per l'ospedale che graverebbero sull'ASL TO4 e di conseguenza sui cittadini;
8) Danni sul tessuto economico della città di Ivrea con chiusura degli esercizi commerciali che operano sull'indotto dell'ospedale di Ivrea;
9) Deprezzamento del valore immobiliare degli immobili della città di Ivrea e comuni limitrofi;
10) Nessun vantaggio per i piccoli comuni posizionati oltre l'aggregato urbano di Ivrea e comuni limitrofi (circa 60.000 abitanti più bassa Valle d'Aosta);
11) Nessun vantaggio per i comuni dell'alto Canavese per i quali diversi servizi sanitari di degenza, prestazioni mediche chirurgiche ed ambulatoriali, sono già erogate dall'ospedale di Cuorgnè e dai poliambulatori di Cuorgnè, Rivarolo Canavese e presidio di Castellamonte.
12) Una collocazione dell'ospedale fuori dalla città di Ivrea comporterebbe innumerevoli e pesantissime conseguenze negative per la città di Ivrea e comuni limitrofi.
Ribadiamo a tutti, il nuovo ospedale non è un altro ospedale ma semplicemente sostituirà lo storico ospedale di Ivrea.
Quindi è persino elementare comprendere il perché della nuova struttura e le motivazioni per cui Ivrea e l'area ex Montefibre è la più adeguata.
Per questo chiediamo ai Sindaci in indirizzo di adoperarsi senza indugio affinché il nuovo nosocomio di Ivrea diventi al più presto una realtà e riporti i servizi sanitari ai livelli di pregio di qualche anno fa.
Abbiamo già perso troppo tempo e se non vogliamo questa opportunità verosimilmente vedremo molto presto il declino della sanità canavesana.
16 marzo 2022     Distinti saluti. PiazzaEporedia e Comitato per l'Ospedale di Ivrea e Canavese."
                                                                                            
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