Piscina comunale Ivrea: quali sono i reali problemi? Gestione o bollette...
In questi giorni è
emersa la problematica della mancata apertura della piscina comunale
di Ivrea. Il via della nuova stagione era previsto per il primo
settembre ma i cancelli sono rimasti chiusi.
Da alcune dichiarazioni
rilasciate ai giornali, sembra che il motivo sia legato agli elevati
costi dell'energia elettrica per far funzionare adeguatamente il
riscaldamento dell'acqua e della struttura.
In questi giorni alcuni
cittadini hanno lanciato online una petizione per chiedere al comune
di garantire l'apertura della piscina senza gravare sugli utenti.
La web community
PiazzaEporedia si dichiara nettamente favorevole alla riapertura
immediata della struttura sportiva per le varie attività di notevole
rilevanza sociale e sportive per la città di Ivrea ed il territorio
canavesano.
Inoltre per il prossimo
consiglio comunale è arrivata anche un'interrogazione promossa dai
banchi dell'opposizione che ha guidato il comune negli anni passati.
Noi come PiazzaEporedia,
in questa sede, vogliamo riportare all'attenzione pubblica la storia
delle tariffe. Di fatto è dal 2014 che attraverso successive
delibere di giunta rinnovate in fotocopia senza neppure rivedere i
privilegi di alcuni beneficiari di tariffe ridotte.
E così prima i partiti
di centro-sinistra e dal 2018 da formazioni civiche e di centro-destra hanno
confermato i dipendenti del comune di Ivrea e gli appartenenti alle
forze dell'ordine tra coloro che hanno l'ingresso ridotto, che non sono categorie svantaggiate.
Ricordiamo che le attuali
tariffe per il nuoto libero previste nell'orario estivo dal 21 giugno
all'11 settembre 2021 prevedevano l'ingresso singolo per 6 euro
(ridotto 4 euro) ed abbonamento 10 ingressi 48 euro (ridotto 30 euro)
come da deliberazione di Giunta Comunale n. 89 del 29 maggio 2014.
Un altro punto di
rilevanza sono gli orari di nuoto libero. Orari più da ambulatorio
medico che da piscina. Perché la maggior parte delle ore sono
riservate ad associazioni e gruppi. Sarebbe interessante che il
Comune fornisse un quadro dei costi e benefici per ogni singolo
accordo.
Per fare un esempio, il
nuoto libero della piscina nel 2019 ha portato nelle casse comunali
37.104,00
euro. La domanda: si poteva e si doveva incassare di più ampliando
gli orari di nuoto libero ed eliminando le tariffe ridotte?
PiazzaEporedia
fa notare che la stessa delibera non esplicita i
motivi per cui sono stati inseriti alcuni beneficiari delle tariffe
ridotte, in particolare non è rinvenibile il perché di tale
agevolazione solo per specifiche categorie esplicitamente elencate.
Si evince che tale differenza di prezzo nell'accesso alla piscina
pubblica ha creato di fatto una disparità e forse un incasso
ridotto.
Quindi, le vicende
economiche (comprese le tariffe) hanno una storia risalente alle
vecchie amministrazioni ma che ha trovato ben poche novità anche
nell'attuale governo cittadino. Situazione certamente aggravata dal
costo energia degli ultimi mesi.
Riconoscendo un alto
valore sociale all'attività della piscina, la web community
PiazzaEporedia invita l'amministrazione comunale ad eliminare
l'elenco
di chi usufruisce delle tariffe ridotte e di garantire la tariffa
ridotta in ogni caso a specifiche categorie fasce deboli. Su questo
punto, PiazzaEporedia sta preparando una specifica petizione da
portare all'attenzione dell'amministrazione comunale.
Sarebbe auspicabile
altresì un monitoraggio statistico al fine di una verifica effettiva
degli utilizzatori e consentire una certa flessibilità nelle tariffe
di anno in anno. Perché i cittadini ci
domandano se la gestione
operativa ed economica è sempre stata impeccabile.