Nuovo ospedale Ivrea, la scelta ha i giorni contati. E i sindaci?
Si avvicina l'ora delle
decisioni: Ospedale di Ivrea quale destino? In questi giorni i
sindaci devono veramente decidere e comunicare alla Regione Piemonte
la scelta su quale area vorrebbero edificare la struttura sanitaria.
Sarà poi la giunta regionale a dire la sua prima del successivo
passaggio in consiglio regionale.
Nel frattempo molti continuano a
generare l'errore di base, ma oramai è evidente che non è più
credibile la mera svista o la superficialità nel parlare del nuovo
ospedale del Canavese! E' un palese ed ingannevole tentativo di suggestionare i
cittadini. Quindi veniamo alla concreta realtà di cosa stiamo
parlando. Per quanto risulta agli atti della Regione Piemonte i
progetti riguardano l'ospedale di Ivrea, talvolta definito
dell'eporediese, ma non certamente si può e si deve parlare di
ospedale del Canavese, poiché semplicemente non è quello il
progetto.
Si stigmatizza quindi la raccolta
firme depositata in Regione operata nell'area nord Canavese, non solo
per l'esiguo numero assolutamente irrisorio ed insignificante
rispetto al bacino di abitanti che gravita intorno ad Ivrea, compreso
la bassa Valle d'Aosta, che ammonta a decine di migliaia di abitanti,
ma anche per il tentativo di creare una divisione territoriale
ingiustificata, logica lontanissima dagli interessi della
collettività eporediese e da quella della sanità canavesana in
generale, che ha sempre posto al centro la tutela storica
dell'ospedale di Ivrea.
La Regione Piemonte si è trovata
ad assumere il ruolo di giudice rispetto ad una disputa generata ad
arte da alcuni sindaci dell'alto Canavese che vorrebbero sovvertire
l'assetto territoriale sanitario da sempre radicato nella centralità
dell'ospedale di Ivrea.
L'invito della Regione ai sindaci
di indicare una scelta condivisa mira appunto a smorzare
l'aggressività di alcuni Sindaci dell'alto Canavese, che pur
rappresentando un territorio importante, certamente è molto diverso
dall'area che gravita intorno all'eporediese, il cui sviluppo socio
economico ha inglobato da sempre il presidio ospedaliero.
Speriamo che Ivrea sappia unire
altri sindaci nell'indicare come prioritaria l'area ex Montefibre per
il nuovo ospedale. E che ciò non avvenga nel chiuso di qualche
palazzo ma ampiamente condiviso pubblicamente ogni passo con tutta la
popolazione di una scelta così importante. Avviando un serrato
confronto minuto per minuto. Tutti devono sapere chi ci tiene per
l'ospedale di Ivrea.
Spiace quindi che alcuni non
abbiamo colto l'evidente strumentalizzazione del tema. Ma siamo
speranzosi che la Regione Piemonte, l'assessore Icardi ed il vice
presidente della commissione IV sanità del consiglio regionale
Andrea Cane, così come i parlamentari di Ivrea sapranno valutare con
la giusta attenzione tutti gli aspetti socio economici per
l'eporediese che sottendono la ricollocazione dell'ospedale di Ivrea.
Altrettanto speriamo che tutti i partiti presenti in consiglio comunale effettuino il massimo sforzo e senza contraddizioni nel sostenere l'area ex Montefibre per appoggiare tutti i sindaci favorevoli a tale sito. La web community PiazzaEporedia si augura di ricordare gli attuali amministratori, comunali e regionali, per il successo e non per la sconfitta per i cittadini di Ivrea. Poiché è arrivato il momento, ancora pochi giorni, di esprimere chiaramente la propria posizione e difendere con i fatti l'ospedale di Ivrea.
La storia non si può cancellare,
l'ospedale di Ivrea è uno dei simboli di Ivrea.